JAG PANZER – il concerto del 10 dicembre allo Slaughter di Paderno Dugnano (MI) nel nostro live report!

JAG PANZER – il concerto del 10 dicembre allo Slaughter di Paderno Dugnano (MI) nel nostro live report!

JAG PANZER – il concerto del 10 dicembre allo Slaughter di Paderno Dugnano (MI) nel nostro live report!
Parole di Stefano Paparesta

Harry Conklin è uno di noi. Il prototipo del metallaro anni 80, un vero appassionato del genere che ha messo la musica davanti a tutto e che ancora crede tantissimo nell’US heavy metal senza compromessi di sorta. Vestito con il classico smanicato di jeans, pantaloni attillati e stivali borchiati all’inverosimile, ha trascinato con sé tutto il pubblico accorso allo Slaughter, celebrando il quarantesimo anniversario di Ample Destruction, e pescando anche dagli altri episodi della discografia della band in un lungo viaggio temporale condensato in sedici brani, compreso l’ultimo arrivato The Unhallowed.

A partire dall’iniziale Chain Of Command, passando per l’inno metal Harder Than Steel, sino alla devastante e conclusiva Warfare, gli statunitensi dispensano una lectio magistralis sull’heavy metal senza cedimento alcuno. Senza voler esagerare, dietro il microfono Conklin dà il meglio di sé e la sua ugola non sembra aver accusato lo scorrere del tempo. Al contrario, possiamo dire che la sua prova vocale è molto potente e fomenta il pubblico, alzando il livello già attimo del resto della band – di per sè presa molto bene- che letteralmente non perde un colpo.

Notevole il nuovo e giovanissimo batterista, vero e proprio motore ritmico della band dall’approccio energico ed esplosivo, soprattutto quando picchia sul rullante e piatti. A suo modo si prende la scena, confermandosi un’ottima scelta. In generale i nostri non si sono risparmiati, buttandosi in un set sudatissimo, coinvolgente, viscerale e caratterizzato da un lancio ininterrotto di plettri sulla platea, quasi a volersi scusare per aver finito praticamente tutto il merchandise disponibile nelle date precedenti del tour.

Una volta conclusosi il concerto i Jag Panzer si sono anche rivelati molto disponibili con i fan accorsi, dedicando molto tempo per firmare autografi, fare foto ricordo e scambiare due parole con i presenti, mandando a casa tutti contenti e felici di aver assistito a qualcosa di unico ed irripetibile. Chi non c’era si è veramente perso qualcosa.

Emanuele Biani

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