FOLKSTONE il live report della data a Milano

FOLKSTONE il live report della data a Milano

FOLKSTONE il live report della data a Milano

FOLKSTONE + ERISU – il live report della data di venerdì 28 marzo 2025 a Milano presso Legend Club

Parole di Antonino Blesi
Foto di Jonathan Giommoni

La Taberna dei Folkstone ha aperto per ben tre giorni al Legend Club di Milano.
Da venerdì 28 marzo a domenica 30, la band bergamasca ha celebrato il suo ritorno in concerto e soprattutto l’uscita di Natura Morta.
Il nuovo e ambizioso doppio vinile totalmente autoprodotto, che ci fa entrare in ogni minima sfaccettatura sonora e lirica del gruppo.
Band tornata rigenerata dalla “pausa birretta” di quattro anni, e ora ha davvero tanto da dire e da suonare.
I nove “mercanti anonimi” si affidano completamente ai loro fan e se ne fregano delle tendenze di mercato attuali, o del fatto che le radio nazionali non passino le loro canzoni.
Tutto nasce da un passaparola infuocato e solidissimo, che ha portato ben tre sold out per questa presentazione, e un clima di entusiasmo collettivo che si rinnova uguale ogni volta.
Per questi motivi, i Folkstone hanno deciso di trasformare il club meneghino in una loro temporanea “sede staccata”, in cui poter mangiare e bere alla salute.
Si è potuto anche ammirare diversi ricordi fisici della storia ventennale del gruppo, raccolti in un apposito spazio, giustamente vicino ad una spina che distribuiva birra.
Una locandina di un concerto del 2007 che annunciava un tour nei locali della provincia di Bergamo, fotografie d’epoca, gli strumenti musicali steampunk “indossati” nel video di Alabastro, i disegni originali di alcune delle copertine dei dischi, e molto altro.

20.15/20.45: ERISU

La gente è ancora rilassata e si gode la parte bevereccia della Taberna, quando salgono sul palco le quattro Erisu.
Certamente una proposta che forse non ci aspetterebbe come band di supporto per una serata di folk metal.
Quattro cantanti giovani ed entusiaste, che cantano e si muovono coreograficamente sopra a basi preregistrate.
Una sorta di metal/rock esoterico sulla scia delle illustri colleghe orientali Alt-idol, ma per un pubblico occidentale e dedito a sonorità più robuste e oscure.
Inoltre, tutti i testi sono scritti in antico sumero e certamente la proposta profuma di marketing spinto, ma dietro al progetto ci sono compositori, musicisti e produttori molto esperti.
Tra gli altri il chitarrista Andy Panigada (Bulldozer), Freddy Delirio (Death SS) e addirittura, il maestro cerimoniere Steve Sylvester.
Gli estratti dal disco di debutto Heavy Goddesses vengono apprezzati da un pubblico un po’ sorpreso ma che reagisce positivamente.
Le ragazze sanno cantare e trasudano passione e desiderio di coinvolgere i presenti, e tanto basta.

21.30/23.30: FOLKSTONE

La prima tappa della Taberna è di certo quella più delicata, perché l’esordio del Delirium Tour vede l’abbondante presenza dei brani del nuovo lavoro Natura Morta.
Alla fine saranno ben quattordici su venticinque, un vero e proprio stravolgimento nella scaletta, che ovviamente toglierà ai fan qualche classico irrinunciabile.
La loro fiducia nel pubblico è incrollabile, e infatti sarà ripagata senza nessun dubbio: il nuovo album viene saccheggiato nello stand, sia in versione doppio vinile che cd.
Fin da questa “prima” assoluta, il buon Lore Marchesi si mostra ben sorpreso di vedere che tutte e tutti già conoscono i testi e canteranno insieme a lui per tutte e due le ore di un concerto intensissimo.
Qualche piccolo problema tecnico risulta normale e accettabile, infatti chi sta sotto al palco sorride e continua a incoraggiare la band senza sosta.

La sostanza è il cuore dello spettacolo e la passione è strabordante da parte di tutte le persone presenti.

I nuovi pezzi si ergono immediatamente degni di stare accanto a inni infrangibili come Nella Mia Fossa, Diario Di Un Ultimo, In Caduta Libera e Con Passo Pesante.
Le melodie folk e corali di Appennino, Resta Qui e Lacrime Di Marmo entrano subito nella memoria, insieme alla denuncia sociale e matura di Mediterraneo e della delicatezza di Persia.
Ma non possiamo dimenticare la rabbia mai scontata di macigni calibratissimi come Alabastro, Macerie, La Fabbrica Dei Perdenti e una Vuoto A Perdere, esempio perfetto di chi siano i Folkstone nel 2025.
Si procede veloci, intensi e con la sorpresa di risentire una versione finale di Rocce Nere elettrica, in cui Lore invita sul palco tutte le persone che hanno aiutato la band ad allestire l’ennesimo spettacolo clamoroso.
Non sono per tutti, ma non lasciano indifferenti, mai. Tra echi metal, folk e cantautorali, in Italia i Folkstone rimangono un caso unico e da studiare.
I fan ringraziano, il Delirium proseguirà per buona parte del 2025.

Scaletta:

  1. Alabastro
  2. Nella Mia Fossa
  3. Mediterraneo
  4. Nebbie
  5. Diario Di Un Ultimo
  6. Frerì
  7. Resta Qui
  8. Natura Morta
  9. Fragile
  10. Brindo Otra Vez
  11. Appennino
  12. Mala Tempora Currunt
  13. Macerie
  14. Lacrime Di Marmo
  15. Mercanti Anonimi
  16. Scarpe Rotte
  17. Persia
  18. Vuoto A Perdere
  19. In Caduta Libera
  20. Prua Contro il Nulla
  21. La Fabbrica Dei Perdenti
  22. Omnia Fert Aetas
  23. Anime Dannate
  24. Con Passo Pesante
  25. Rocce Nere

Valentina Salvo

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