FESTIVAL LEYENDAS DEL ROCK – il nostro live report!
FESTIVAL LEYENDAS DEL ROCK
10, 11, 12, 13 agosto 2022
Villena (Alicante – Spagna)
Testo: Cesare Macchi
Foto: José “Chimpa” Sanchez Rico
Davvero un grande piacere, dopo due anni di stop forzato, ritrovare la famiglia del Leyendas del Rock. La voglia di festival è tantissima, lo si nota fin da subito dalla massiccia affluenza di metalhead già in coda alle 2 di pomeriggio (con oltre 36 gradi) in attesa dell’apertura dei cancelli. A fine giornata si conteranno più di 16.000 presenze.
I numerosi punti di ristoro e gli stand dove acquistare cd, vinili, artigianato vario e abbigliamento metallico danno la possibilità di rilassarsi e godersi l’aria del festival anche senza necessariamente rimanere inchiodati alle transenne in prima fila. Si comincia alle quattro di pomeriggio e si finisce alle quattro di mattina ma solo pochi allenati intrepidi riescono a farsi il giro completo delle lancette.
All’ultimo momento per problemi di salute saltano SWEET e MAGO DE ÖZ: i primi sostituti dalle IRON MAIDENS, simpatiche ma parecchio al di sotto delle aspettative, i secondi dai RUNA LLENA, band formata da diversi ex componenti proprio del Mago che, alle due del mattino, daranno invece un ottimo show allegro e movimentato, nonostante l’ora.
Considerata la distanza, si rivela piuttosto faticoso fare la spola tra i due palchi principali e il palco secondario ma ne vale la pena in quanto, su quest’ultimo, si tengono concerti di band sicuramente meno blasonate ma spesso molto seguite e interessanti.
È il caso degli storici PICTURE, degli acclamati e osannati thrashers HEATHEN, degli UNEARTH e SUFFOCATION che scatenano brutali circle pit, oppure degli EASY RIDER (band spagnola in circolazione dalla fine degli anni Ottanta) e degli SPHINX, altri veterani della scena metal iberica.
Da queste parti il metal nazionale è molto seguito e supportato, ne è dimostrazione la grande partecipazione di pubblico alle esibizioni, sul palco principale, di OBÚS, band madrilena attiva dal 1980, o da quella degli ÑU guidati dal cantante-flautista José Carlos Molina autore di canzoni (“El Tren”, “El Flautista”…) che ogni rockero di Spagna conosce e canta a memoria.
E non si possono non menzionare le esibizioni di SARATOGA e LUJURIA, band con più di trent’anni di carriera alle spalle e con un seguito numeroso e fedele. La zona piscina, così come tutte le zone d’ombra sono molto affollate: da queste parti l’estate è particolarmente calda, ma quest’anno le temperature sono davvero esagerate.
Ruvido e aggressivo lo show degli ucraini JINJER, con una frontwoman Tatiana Shmailyuk che sa perfettamente come coinvolgere il pubblico.
La Spagna ama i RHAPSODY e l’accoglienza riservata a TURILLI e LIONE, è trionfale. Affetto che i nostri ricambieranno con uno show di altissimo livello e con un totale coinvolgimento fisico ed emotivo di tutta la band.
Il pubblico più giovane apprezza particolarmente lo show dei BUTCHER BABIES con le scatenate Heidy e Carla che appena possono si mescolano tra il pubblico.
Bravi POWERWOLF, headliner della prima giornata, spettacolari come sempre e con una scenografia impressionante e suggestiva. Altari, teschi, LUPI, croci e naturalmente grandi effetti pirotecnici.
La seconda giornata è caratterizzata dall’assalto di tre tra le più grandi thrash metal band di sempre, EXODUS, TESTAMENT e KREATOR. I primi spaccano, guidati da uno Steve Souza che dirige, suda, e arringa la folla. Simpatico, pieno di energia e contagiosa voglia di metal. Al suo fianco Gary Holt macina riff con la sua stupenda ESP intarsiata. Chi meglio di loro può impartire “A Lesson in Violence”.
È Dave Lombardo, in piedi dietro alla sua batteria a salutare per primo e a introdurre i TESTAMENT. Quindi si parte con “Rise Up” e “The New Order”. Skolnick, non disdegna di mettersi in posa per i fotografi durante i suoi assoli. Si scatena un altro circle pit nel cui vortice polveroso spicca un assurdo personaggio completamente avvolto da una guaina verde che lo fa sembrare un baccello di pisello. Grandissimo show.
Nessuna pausa, nessun cedimento, nella giornata del thrash non possono mancare i KREATOR. La band di Mille Petrozza è già stata ospitata più volte al festival spagnolo e il feeling si nota chiaramente. Saluta e ringrazia cercando nel suo vocabolario qualche frase in castigliano quindi parte alla grande con “Violent revolution”. Band che non delude mai. Suonano anche un paio di pezzi del nuovo “Hate Über Alles” che mettono a dura prova il personale della sicurezza intento ad accompagnare in platea i metalhead arrivati sotto palco surfando.
OVERKILL folgoranti, con Blitz che indossa la maglietta ufficiale del Festival. Genere molto diverso quello dei tunisini MYRATH che danno vita ad uno show appassionante. Band preparatissima, voce eccezionale e grande spettacolo con comparse vestite da odalische e grandi giochi con torce infuocate.
C’è spazio anche per il power degli STRATOVARIUS, con Kotipelto in buona giornata ma con una band non particolarmente ispirata. La scaletta è delle migliori e include quasi esclusivamente brani dell’era Tolkki”, peccato che, come noto a quasi tutti i loro live, il coinvolgimento dei cinque latita.
Buono lo show degli OPETH anche se un ambito come quello di un festival estivo probabilmente non li valorizza come meriterebbero.
I THE DARKNESS, contrariamente al nome sono sempre brillanti e Rock’n’roll, Justin Hawkins grandissimo animale da palcoscenico. Show davvero divertente.
Praticamente perfette le esibizioni degli altri headliner, BLIND GUARDIAN che ripropongono per intero l’abum “Somewhere Far Beyond” ed EPICA, impeccabili ed immersi in una scenografia di fumo, luci e colori curatissima.
Quattro giorni vissuti intensamente e goduti fino in fondo. Sole, tanto caldo, buona compagnia e tanta buona musica per tutti i gusti. Appuntamento all’anno prossimo, dal 09 al 12 agosto, con MEGADETH come primi headliner già confermati.