COREY TAYLOR – il report dell’evento live in streaming “Forum Or Against ‘em”

COREY TAYLOR – il report dell’evento live in streaming “Forum Or Against ‘em”

COREY TAYLOR

Live Streaming – “Forum Or Against ‘Em

Venerdì, 02 ottobre 2020 – The Forum, Inglewood, CA, U.S.A.

Parole di Fabio Meschiari – foto di Gina Joy Chong e Steve Thrasher

Come celebrare l’uscita dell’esordio da solista di Corey Taylor se non con un live streaming? E allora nel giorno della pubblicazione di CMFT ecco che ci si può godere uno spettacolo organizzato in maniera impeccabile e che spazia attraverso tutta la carriera del musicista già in seno a Slipknot e Stone Sour (per quanto ancora con questi ultimi?).

L’introduzione del concerto vero e proprio vede immagini dal “dietro le quinte”, in cui Corey ed i musicisti che lo accompagnano sono impegnati nelle prove per l’evento e cazzeggiano allegramente mostrando l’affiatamento creatosi per la situazione. Non mancano ovviamente le interviste alle persone coinvolte nell’organizzazione dello spettacolo ad ogni livello, per far salire ancora di più la voglia di godersi un concerto seppur purtroppo soltanto in “modalità 2020”. Il tempo stringe, tutto è pronto per il gran varietà e Jack Black introduce dalla propria casa l’inizio della performance che segna fin da subito punti a proprio favore per quanto riguarda la qualità audio e video dell’evento. Il costo del biglietto (20 dollari) potrebbe far storcere il naso a molti, ma lasciando da parte questioni etiche bisogna proprio dire che alla fine è tutto giustificato data la qualità tecnica dello spettacolo.

Già si sapeva che sarebbe stato riproposto nella sua totalità CMFT, album invero un po’ interlocutorio dal punto di vista del songwriting, dunque la partenza è affidata a HWY 666 ed alle sue tonalità country. Si susseguono in rapida successione Meine Lux, Halfway Down e Silverfish che vanno a mostrare le differenti influenze presenti nel già citato lavoro d’esordio: l’ultima canzone fra quelle citate rende di più rispetto alle altre, per merito forse di un’interpretazione più sentita da parte di Corey.

La presenza sul palco è da manuale e nonostante la mancanza di pubblico la cornice del Forum è suggestiva, coadiuvata da un palco semplice ma perfettamente funzionale allo spettacolo. Si prosegue con Shakin’, cover che va ad omaggiare il recentemente scomparso Eddie Money, e Song #3, presa dal repertorio del gruppo autore di Hydrograd. La presenza del chitarrista Christian Martucci (già con Mr. Taylor negli Stone Sour) fa scintillare il brano e di sicuro fa guadagnare punti in più alla band di stasera, completata da Zach Throne all’altra chitarra e dalla sezione ritmica composta da Jason Christopher e da Dustin Robert (rispettivamente basso e batteria).

Di certo non stiamo parlando di un frontman intimidito dal palco ma questa volta, forse anche per lo spettacolo in questa forma particolare, man mano che si succedono i brani c’è un senso di maggior sicurezza da parte di Corey e dei musicisti ed il concerto migliora con lo scorrere dei minuti. Snuff rappresenta l’unica concessione del concerto agli Slipknot, per via della sua natura acustica, andando a mostrare le varie sfaccettature del cantante, che si ritrova anche al pianoforte per suonare la toccante Home, dedicata alla moglie.

In mezzo ai brani di CMFT quali Culture Head e Black Eyes Blue trovano nuovamente posto pezzi degli Stone Sour (Through Glass, Bother e Zzyzx Rd., quest’ultima che vede ancora il cantante al pianoforte) e cover succulente quali All This And More dei Dead Boys e Already Gone degli Eagles. Le riprese video e l’audio pressoché perfetto fanno aumentare esponenzialmente il valore di questo live streaming, anche se comunque gli incitamenti di Corey per il pubblico sono un po’ stranianti (forse anche fuori luogo dopo un po’) per chi non è avvezzo a questa modalità di concerto.

Poco male, è tempo dei bis ed a fianco della già citata Bother c’è il tempo per la cover di John Cafferty On The Dark Side prima del gran finale pirotecnico (in ogni senso) dato dal divertissement European Tour Bus Bathromm Song e dalla conclusiva CMFT Must Be Stopped con la presenza delle The Cherry Bombs (fra le cui file compare Alicia Dove, moglie di Corey Taylor), procaci ballerine e danzatrici aeree che segnano la conclusione di questa esperienza dal sapore volutamente pomposo fino alla fine.

Se si dovesse procedere ad un’analisi tecnica, come già detto non si può che applaudire una performance del genere grazie all’investimento nella produzione che è stato decisamente sopra la media di ciò che si è visto ultimamente. Da un punto di vista musicale rimane qualche ombra sui brani che vanno a comporre CMFT, ma che stasera sono state ampiamente fugate grazie ad una  performance in crescendo di Corey Taylor e di tutto il gruppo, che ha portato a godere ampiamente del buon numero di cover e dello spettacolo in toto.

Emanuele Biani

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