BLIND GUARDIAN – Montelago Celtic Festival, 31 luglio 2024: il nostro live report!
BLIND GUARDIAN
MONTELAGO CELTIC FESTIVAL
31/07/2024
Parole di Giuseppe Marasco
Montelago e Blind Guardian, un matrimonio perfetto celebrato in un’atmosfera magica, quella di un festival celtico tra i più importanti d’Europa, che si svolge ormai da oltre venti anni sull’Altopiano di Colfiorito a Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata. Montelago Celtic Festival è un’esperienza unica attraverso corsi, laboratori, danze, escursioni, giochi e concerti, dove tutto si svolge in un clima di rispetto per gli altri e per la natura, un incantato mondo oltre la realtà. Vedere i colori del cielo che cambiano fino al tramonto, poi le tante luci che illuminano in lontananza la distesa verde di questo meraviglioso posto che pare sospeso nel tempo, ci riporta direttamente all’immaginario trasportato nella musica dai Blind Guardian, i cui tanti riferimenti all’opera di J.R.R. Tolkien creano in qualche modo un legame forte con il mondo celtico festeggiato nei quattro giorni del festival. I bardi di Krefeld hanno suonato nel primo giorno, portando al pubblico in sostanza la scaletta del tour europeo in corso, una sfilza di classici che hanno entusiasmato una folla che aspettava solo una piccola scintilla per accendersi in una sfrenata danza, proseguita per tutto l’arco del concerto. L’attacco di Imaginations From The Other Side non lascia spazio a dubbi sulla qualità del suono, né sulla forma splendida della voce di Hansi Kursch, coadiuvato con precisione dalla band nell’assalto sonoro di Blood Of The Elves, brano che in sede live guadagna punti rispetto alla versione presente nell’ultimo album The God Machine. Nigthfall calma un po’ le acque e allo stesso tempo ci immerge nel mondo fantastico del gruppo, unico nell’aver disegnato uno stile che accorpa potenza e poesia in modo così emozionante. Si susseguono la coinvolgente The Script For My Requiem e la cattiva Violent Shadows, prima dell’intermezzo folk di Skalds And Shadows, in un continuo gioco di alternanza tra brani che scatenano la folla e altri che lasciano respirare. Time Stands Still (At The Iron Hill) e Bright Eyes splendono in nome di un passato eccelso, ma allo stesso modo la recente Secrets Of American Gods infonde la speranza che anche il futuro potrà regalarci altri grandissimi brani, prima di lasciare il posto a The Bard’s Song, come sempre cantata per intero dal pubblico, tranne che per poche strofe, momento topico di ogni concerto dei Blind Guardian, dove si respira una magia che le parole forse non possono descrivere. Si riparte a tutta velocità con Lost In Twilight Hall, in un tripudio epico che chiude la prima parte del concerto, prima del ritorno sul palco della band con una splendida versione dell’orchestrale Sacred Worlds e della ballata classica Lord Of The Rings. Non è finita qui perché non possono mancare l’inno Valhalla e il suo epico coro cantato all’infinito dal pubblico, e naturalmente Mirror Mirror, che chiude un concerto bellissimo, vissuto in un posto incredibile. Grazie Guardian, grazie Montelago!