THERAPY? – il concerto di venerdì 6 dicembre ai Magazzini Generali di Milano nel nostro live report!

THERAPY? – il concerto di venerdì 6 dicembre ai Magazzini Generali di Milano nel nostro live report!

THERAPY? – il concerto di venerdì 6 dicembre ai Magazzini Generali di Milano nel nostro live report!
Parole e foto di Emanuele Biani

Se si dovesse scegliere un solo album capace di racchiudere tutti gli anni ’90 in termini di urgenza, fantasia, creatività, apertura mentale, contaminazione stilistica, schizofrenia, mancanza di orientamento, confusione dei valori, black humor e tanta, tanta malinconia, chi scrive queste righe non avrebbe il minimo dubbio: Troublegum dei Therapy?.

Un autentico capolavoro proprio per il legame indissolubile all’epoca in cui è stato concepito, ma che paradossalmente ha saputo trascendere i decenni e le generazioni, come dimostra il sold-out di pubblico dall’età piuttosto variegata di stasera. Certo, poi ci sarebbe anche la ragione più banale – ma non per questo meno vera – di un disco in grado d’inanellare quattordici brani magnifici, tutti potenziali singoli come un ipotetico Back In Black per la Generazione X.

E infatti tra il 1993 e il 1994 saranno ben sette gli estratti e cinque i video dati in pasto all’egemonia delle radio e soprattutto di MTV, senza tuttavia scalfire mai uno status di cult band che, tra alti e bassi, da ben trentacinque anni rinnova la sua pozione magica di punk, metal, hardcore, pop e alternative rock. Un percorso che ha raggiunto il suo apice indiscusso con Troublegum, appunto, opera magna che in un 2024 ormai agli sgoccioli spegne trenta candeline ed oggi gode di una sacrosanta beatificazione dal vivo.

Scioperi selvaggi, investimenti di pedoni, treni rimandati, incombenze lavorative e l’immancabile sciame di cavallette purtroppo ci impediscono di assistere allo show d’apertura delle Deux Furieuses che, come il nome potrebbe suggerire, sono un duetto (post) punk alimentato da un’ideologia dichiaratamente femminista e da un sound abbastanza minimale.

Chi ha avuto la fortuna di arrivare prima non ci sembra particolarmente colpito, anche a causa dei cronici problemi d’acustica che da sempre affliggono i Magazzini Generali e che non risparmieranno nemmeno gli headliner.

In tal senso, al vostro umile reporter è stato concesso il privilegio di godersi l’intero show dal photo pit, beneficiando quindi di un mix sonoro tutto sommato buono tra altoparlanti e casse spia, ma già chi stazionava verso la metà del locale ha avuto modo – e immaginiamo motivo – di lamentarsi non poco.

In ogni caso, quando i tre old boys nord irlandesi salgono sul palco senza troppe cerimonie, l’adrenalina esplode in un’ondata di brividi per la doppietta Stop It You’re Killing Me e la cover dei Joy Division Isolation (rarissimo caso di reinterpretazione degna, se non superiore, rispetto all’originale), seguita dalla prima sorpresa della serata, una Totally Random Man pescata dall’EP Shortsharpshock del 1993.

In un contesto come quello dell’Anniversary Tour, che fatalmente si presta alle facili polemiche sull’inguaribile nostalgia di artisti e spettatori, i Therapy? scelgono la strada non banale di scomporre e ricostruire la tracklist originaria, intervallando i vari cavalli da battaglia con alcune chicche meno conosciute, e comunque sempre antecedenti al fatidico 1994.

E così, dopo essersi giocato solo due singoli “minori” come Turn e Trigger Inside nei successivi cinque pezzi, il mattatore Andy Cairns può continuare a sfoggiare il suo campionario di espressioni buffe ed energia inesauribile in un esercizio di tipico punk rock nord irlandese (sua la definizione) come Evil Elvis, outtake recuperata nella Deluxe Edition del 2014.

La seconda parte del concerto prima dell’encore è un continuo assalto alle coronarie, con l’aggravante di uno sviluppo in crescendo.

Tra le obbligatorie Femtex e Hellbelly e il gustosissimo intervallo di Opal Mantra (dall’EP Born In A Crash del 1993), i nostri mettono a referto una micidiale tripletta con Die Laughing – il manifesto della band a livello sonoro e concettuale, qui dedicato a diversi membri del famigerato Club 27 e alla gloria irlandese Shane McGowan – Lunacy Booth e la super-hit Nowhere, durante la cui esecuzione si segnala la presenza di uomini adulti visibilmente commossi.

E se è vero che tutti i salmi finiscono in gloria, non possiamo che ringraziare nuovamente i Therapy? per aver reso la loro predica salace e imprevedibile fino alla sua naturale conclusione.

L’encore consiste infatti in quattro estratti dai primi tre album della band e dalla celebre cover degli Hüsker Dü Diane, assoluto highlight di Infernal Love (1995) che non perde un’oncia del suo potere drammatico nel passaggio dalla versione minimale per voce e violoncello a quella elettrica e più fedele all’originale.

Prima di accomiatarsi, il gruppo torna sul luogo del delitto con una tagliente – è proprio il caso di dirlo – The Knives e con l’inno sempreverde Screamager, che il pubblico strilla opportunamente a squarciagola fin dall’iconico riff principale.

Al netto dei dubbi più o meno confermati sulla location, una serata fantastica la cui cartina tornasole più evidente è un banco del merchandise letteralmente preso d’assalto dai fan, anche solo per portarsi a casa qualche souvenir di un concerto memorabile.

Setlist:
Stop It You’re Killing Me
Isolation
Totally Random Man
Turn
Trigger Inside
Brainsaw
Unrequited
Unbeliever
Evil Elvis
Femtex
Hellbelly
Opal Mantra
Die Laughing
Lunacy Booth
Nowhere

Encore:
Nausea
Meat Abstract
Potato Junkie
Teethgrinder
Diane
Knives
Screamager

Emanuele Biani

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