DARKEST HOUR – annunciano il loro decimo album in studio “Perpetual | Terminal” in uscita il 23 febbraio su MNRK HEAVY
Il quintetto di Washington, D.C. DARKEST HOUR — Mike Schleibaum [chitarra], John Henry [voce], Aaron Deal [basso], Travis Orbin [batteria], e Nico Santora [chitarra] — ha annunciato il decimo album in studio.
“Perpetual | Terminal”, questo il titolo del disco, sarà in uscita il 23 febbraio 2024 su MNRK Heavy.
I preordini sono attivi qui: https://darkesthour.ffm.to/perpetualterminal La band ha già svelato il video ufficiale della title track:
“È come un intero album dei Darkest Hour in una sola canzone“, dice la band. “Ci sembrava perfetta come apertura dell’album e alla fine è diventata la traccia che gli ha dato il titolo. È quindi il punto di partenza perfetto per presentare questo nuovo album al mondo. Dal punto di vista del testo, tocca tutti i temi del disco – un album incentrato sulla dualità della sopravvivenza e della rinascita. Oppure, si potrebbe dire, un po’ di nuova musica da parte di vecchi amici che non si arrendono mai”.
“Perpetual | Terminal” tracklist: “Perpetual | Terminal” “Societal Bile” “A Prayer to the Holy Death” “The Nihilist Undone” “One With the Void” “Amor Fati” “Love is Fear” “New Utopian Dream” “Mausoleum” “My Only Regret” “Goddess of War, Give Me Something to Die For”I DARKEST HOUR, nel loro insieme, hanno resistito al tempo, alle mode e ai cambiamenti; oggi dopo quasi tre decenni dalla loro formazione sono ancora più forti. Il loro stile sonoro unico incorpora esorcismi death metal, spericolatezza thrash, attitudine punk hardcore e catarsi melodica alla velocità di un circle pit.https://www.facebook.com/DarkestHourDudeshttps://www.instagram.com/darkest_hour_officialhttps://linktr.ee/DarkestHour
“Il tema del disco è incentrato sulla dualità della sopravvivenza e della rinascita“, dice Schleibaum. “Continuiamo a uccidere parti di noi stessi per creare nuove parti e sopravvivere. La storia del disco è la storia della band. Siamo ancora qui e stiamo offrendo al mondo un lavoro che è rappresentativo della nostra musica di oggi. Abbiamo capito che le relazioni, i tour, i bei momenti, tutto ciò che sembra dare un senso alla vita, è a termine e finirà inevitabilmente. Tuttavia, siamo uomini di 46 anni che amano questa musica abbastanza da sopportare le prove e le tribolazioni dell’essere musicisti di una band in tour“.