THE OCEAN – il concerto del 18 ottobre all’Estragon di Bologna nel nostro live report!
The Ocean + This Will Destroy You
Estragon, Bologna, 18 ottobre 2023
Parole di Fabio Meschiari
Un tour che vede come co-headliner This Will Destroy You e The Ocean, in programma per la serata: uno spettacolo a tutti gli effetti, sulla carta, tanto che si sarebbe dovuto tenere in un cinema teatro di Bologna ma che, a ragion veduta, è stato spostato all’Estragon.
Arriva una spiacevole sorpresa non appena ci si avvicina al luogo del concerto, scoprendo esserci c’è un’ulteriore gruppo previsto, i finlandesi Spurv: purtroppo chi si è presentato in anticipo, ma non troppo, rispetto all’orario comunicato ovunque, si è trovato di fronte a fatto quasi compiuto. Peccato, perché nonostante i pochi minuti d’ascolto si sono rivelati una bella sorpresa. Però adesso sarebbe il caso di comunicare per tempo gli orari reali di inizio spettacolo ed i gruppi in cartellone: basta poco e va a vantaggio di tutti.
Bando alle ciance e salgono sul palco i The Ocean, forti di un seguito che anche in Italia si è fatto via via sempre più ampio: questa sera la prima parte del concerto è incentrata sull’ultimo Holocene, dunque su sfumature più elettroniche e nonostante il tastierista del collettivo non prenda parte a questo tour, il chitarrista Robin Staps (mente del gruppo) riesce a sopperirne a presenza, da parte sua. Man mano che si va avanti con le canzoni il comparto visivo regala emozioni fra luci azzeccate e proiezioni quasi caleidoscopiche alle spalle del cantante Loïc Rossetti, vero e proprio valore aggiunto dei The Ocean. Il tuffo in mezzo al pubblico e il microfono lasciato per far cantare lo stesso sono un segno del seguito di cui gode l’ensemble: i brani che vanno a pescare dai due capitoli di Phanerozoic, arrivando anche a Pelagial (opera assolutamente mastodontica) ed a Precambrian accontentano proprio tutti, portando a pensare che qualche decina di minuti in più di concerto ci potevano stare…
Un breve cambio palco ed è il turno dei This Will Destroy You, dopo un’assenza di qualche anno dal nostro Paese: dal post-metal dei The Ocean si arriva al post-rock strumentale dei texani. Proposta non per tutti, quasi da hikikomori per il raccoglimento e la compostezza stilistica evocata dalle composizioni: un malessere adolescenziale (ma “post-” pure questo, dalla via che ci siamo), sottolineato da luci in grado di accompanare in maniera adeguata le maree emotive e le esplosioni sonore rappresentate sul palco.
Una parte finale che vede i This Will Destroy You essere tutt’uno con la propria strumentazione e trasfigurare in un’immagine di note, rumore, intimità e spettacolo puro: tutto è lecito, tutto è dolore, gioia ma anche molto di più. E la parola “catarsi” assume un significato tangibile.