THE WINERY DOGS – il concerto del 1° novembre all’Estragon di Bologna nel nostro live report!
The Winery Dogs + Gennaro Porcelli
Estragon, Bologna, 01 novembre 2023
Parole di Fabio Meschiari
Serata di grande, grandissima musica in quel di Bologna: The Winery Dogs e Gennaro Porcelli in cartellone e si preannuncia subito uno spettacolo imperdibile per chi ama la musica suonata a livelli decisamente elevati.
Gennaro è un bluesman dal valore enorme, in grado di portare nei territori del delta americano, dove questa musica si è generata, grazie alla potenza evocativa che scaturisce dalla sua chitarra. Le esperienze con Edoardo Bennato e Joe Bastianich sono sicuramente tutte a favore del virtuoso della sei corde che, anche questa sera, tira fuori l’essenza di questa musica insieme alla sua band. Un artista da seguire e da supportare, cosa che purtroppo stasera non è avvenuta più di tanto da parte del pubblico presente, vuoi per l’orario, vuoi per chissà quale altro motivo…
Un Estragon pieno come non si vedeva da parecchio tempo accoglie sul palco Richie Kotzen, Billy Sheehan e Mike Portnoy, conosciuti come The Winery Dogs: tre virtuosi che non mancano di regalare momenti di vera e propria estasi sonora (e visiva, data la tecnica esibita), specie per chi si cimenta nel suonare uno strumento. Di pochi giorni antecedente a questa sera la notizia del rientro di Mike in seno ai Dream Theater e l’affetto del pubblico per lui viene ricambiato fra espressioni buffe e sorrisi elargiti in lungo ed in largo.
L’inizio del concerto è stato però problematico, dato che a metà di Gaslight lo show viene interrotto da Kotzen poiché qualcuno nelle prime file si è sentito male: l’intervento degli addetti, accorsi in pochissimo tempo, ha fatto ricominciare tutto in men che non si dica e tutto si è risolto nella maniera migliore possibile. Ecco che allora, quasi come se nulla fosse successo, i tre tornano sul palco e ricominciano a sciorinare note su note: avviene tutto in maniera naturale, in un continuo rincorrersi di assoli già dalla successiva Xanadu e se Richie è mattatore assoluto grazie al fatto di essere anche la voce principale, di certo pure gli altri due virtuosi sono praticamente di pari rango (e cantano pure loro!).
Un vero e proprio torrente di note e di bravura che va di pari passo con la scaletta che include Hot Streak, Mad World e The Red Wine: come ogni concerto di questo tipo che si rispetti arriva anche il momento degli assoli veri e propri (quello di Portnoy un po’ stringato, in verità), ma la vera forza di un cevento come quello di stasera è l’insieme, così come la forza comunicativa del gruppo, che parla poco ma suona e macina note in maniera assolutamente ineccepibile.
Hard rock, fusion, rock, blues, è tutto così legato da far venire i brividi: la tecnica dei tre musicisti presi singolarmente è qualcosa di assolutamente fuori dai canoni e si giunge verso la fine con Regret, in cui Richie Kotzen suona il piano e canta in maniera toccante per poi riprendere la chitarra e regalare emozioni insieme a Sheehan e Portnoy.
Una serata decisamente riuscita, che ha segnato un vero e proprio trionfo per The Winery Dogs: d’altronde quando la musica è a questi altissimi livelli (e ci mettiamo ovviamente anche Gennaro Porcelli insieme a Kotzen, Sheehan e Petrucci) diventa veramente naturale divertirsi ed essere in pace con sé stessi e col mondo intorno, anche ad un concerto.