IKON – il concerto del 01.06.23 al Traffic di Roma nel nostro live report
POLYPHIA + JOHAN LENOX
Roma, Traffic, 01 giugno 2023
Parole di Fed Venditti
A chiusura di un’ottima programmazione live stagionale, in ambito darkwave-goth, ecco che il Traffic ospita gli australiani IKON all’interno della rassegna Summer Wave Fest. La band di Melbourne è sempre stata legata a doppio filo con il nostro paese, grazie al bassista italo-australiano Dino Molinaro, ma anche a diversi tour che negli ultimi venti anni hanno toccato il Bel Paese. Purtroppo, causa traffico sul raccordo, non siamo riusciti a gustarci le prime due band – Bohemien fautori di un’interessante formula di post punk/wave e i cileni Diavol Strain autori di una mix di deathrock- inaspettatamente, per gli standard della capitale, la kermesse è iniziata prestissimo tanto che il locale ha iniziato a riempirsi quando sono saliti sul palco gli australiani.
Il gruppo ha una carriera trentennale alle spalle, avendo iniziato all’inizio degli anni novanta con una proposta musicale fortemente influenzata dai Joy Division, grazie al tono baritonale di Micheal Carrodus che caratterizzerà i primi due album Shadow of the Angel del 1994 e il successivo Flowers for the Gathering di un paio di anni dopo. Ma è con la fuoriuscita di Carrodus e la pubblicazione di This Quiet Earth nel 1998, che gli IKON si sbarazzano delle più evidenti influenze darkwave/goth per abbracciare un sound pieno di elettronica e campionamenti assortiti.
Gli IKON salgono sul palco tra gli applausi convinti del pubblico accorso, il cantante Chris McCarter sembra a suo agio, tanto che interagisce spesso con le prime file. Il combo di Melbourne snocciola, uno dopo l’altro, tutti i suoi cavalli di battaglia da Subversion alla crepuscolare AfterLife, fino ad arrivare al classico Condemnation condita dalle linee di basso circolari di Molinaro che danno la possibilità a Chris di appoggiare la sua voce baritonale e dipingere dei quadri sonori dal forte sapore nostalgico ed elegiaco. Il pubblico apprezza la lunga setlist proposta dal gruppo, cantando i ritornelli dei brani più conosciuti. Si prosegue, fino ad arrivare alle ultime battute del concerto, con una bella versione dell’inno dei Joy Division ShadowPlay ed infine un sentito tributo alla Città Eterna con il singolo Rome, composto una ventina di anni fa durante una breve permanenza della band nella capitale. Si accendono le luci e notiamo molti volti soddisfatti dalla performance degli IKON, che aspettiamo al prossimo tour europeo.