LACUNA COIL – Milano, Fabrique, 15 Settembre 2022: il nostro live report!
LACUNA COIL
Milano, Fabrique, 15 settembre 2022
Parole di Filippo Contaldo
Foto di Emanuela Giurano
Dopo il riuscitissimo concerto celebrativo tenuto a Londra il 19 gennaio 2018 per il ventennale della loro carriera, i Lacuna Coil festeggiano, questa volta “in casa” al Fabrique di Milano, i vent’anni dall’uscita del disco che li ha consacrati a livello internazionale, ovvero Comalies. L’album è stato di recente ri-registrato con la line-up attuale e con taluni cambi e riarrangiamenti dei tredici brani che lo compongono, divenendo Comalies XX, ed è in questa versione che gli stessi vengono portati sul palco, nell’ambito di un’esibizione di due ore buone in cui la band ha pescato da pressoché tutta la propria produzione musicale.
La venue è decisamente affollata e i cinque entrano in scena alle 20.30, senza supporto ad aprire le danze, indossando uniformi bianche e truccati con l’ormai noto facepainting, iniziando con due classici, Blood, Tears, Dust e, subito dopo, Reckless; la presenza di spettatori provenienti dalle parti del mondo più disparate impone alla band di premettere al pubblico che si rivolgerà ai presenti prevalentemente in inglese, a testimonianza del grande seguito internazionale che questi ragazzi hanno ancora oggi dopo tanti anni dalla loro fondazione e, soprattutto, a dispetto di un genere che molte altre realtà hanno abbandonato perché andato, sostanzialmente, “fuori moda”.
Il concerto è stato davvero ottimo, come d’abitudine in casa Lacuna Coil; le prestazioni vocali di Cristina Scabbia e Andrea Ferro sono state ineccepibili e la resa dei pezzi di Comalies con gli inserti in growl dà veramente nuova luce a brani che, pur eccellenti, scontavano un po’ il decorso del tempo a livello stilistico. Anche le esibizioni di Diego Cavallotti (di cui si sottolinea il tocco e il grande gusto negli assoli) e del batterista Richard Meiz, gran picchiatore, preciso e potente, hanno conferito solidità allo spettacolo. Fondamentale, ovviamente, l’apporto del basso di Marco Coti Zelati, il cuore pulsante della band a livello compositivo, sempre ispirato e più volte acclamato dal pubblico con il suo soprannome “Maki”.
Il pubblico ama i Lacuna Coil e loro certamente sono meritevoli di tanto calore; molto apprezzato, ad esempio, è stato il momento in cui Cristina ha chiesto agli spettatori di sedersi sul pavimento del Fabrique affinché lei potesse scendere dal palco e recarsi esattamente in mezzo alla sala per cantare The Ghost, the Woman and the Hunter XX. Altri simpatici siparietti hanno animato la serata, in un contesto sì di festa, ma anche di orgoglio nel vedere una realtà importante della musica metal italiana che non perde colpi con il tempo e riesce sia a mantenere salda la propria fan base sia ad estenderla, visto il gran numero di teenager presenti all’evento.
Il concerto si è chiuso con l’ormai immancabile cover di Enjoy the Silence e con l’iconica Nothing Stands in Our Way, con la band uscita dalla pausa pre-encore con nuovi abiti neri, più aderenti alla usuale tenuta dei loro concerti.
Pare che presto uscirà materiale inedito da parte dei ragazzi di Milano; ci sarà quindi probabilmente l’occasione di vederli di nuovo dal vivo, con molto piacere.
Setlist:
Blood, Tears, Dust
Reckless
Swamped XX
Self Deception XX
Apocalypse
Layers of Time
Entwined XX
Unspoken XX
Trip the Darkness
Sword of Anger
The Ghost Woman and the Hunter XX
Humane XX
Daylight Dancer XX
Heaven’s a Lie XX
Angel’s Punishment XX
Our Truth
Now or Never
My Demons
The Prophet Said XX (suonata per la prima volta in assoluto)
Delirium
Comalies XX
Veneficium
Aeon XX
Tight Rope XX
Enjoy the Silence (cover dei Depeche Mode)
Nothing Stands in Our Way